sabato 28 ottobre 2017

LE ORIGINI DEL RINASCIMENTO: LO STILE ROMANO DA COSTANTINOPOLI A FIRENZE



ARTA, GRECIA, chiesa della PANAGIA PARIGOTISSA, 1290



FIRENZE, ITALIA, PALAZZO MEDICI RICCARDI, 1445

Fu il genio di Costantino il Grande a garantire all'Impero Romano altri 1100 anni di vita.

Comprese che la situazione politica, economica e militare a Roma e in Occidente andava deteriorandosi a causa della corruzione e del calo demografico e decise che era vitale fondare una nuova capitale a Est, sulle rive del Bosforo.

La Nuova Roma venne fondata nel 330 dC e poco dopo assunse il nome di Costantinopoli.

Costantinopoli e l'Impero Romano poterono sopravvivere alla caduta della parte occidentale, riuscirono a riconquistare tutto il Mediterraneo con Giustiniano nel 542 e, per 100 anni, il Mediterraneo tornò a essere un Lago Romano.

Ripresosi anche dalla fase espansiva del mondo arabo, l'Impero nel 1050 era il più grande d'Europa, aveva una popolazione di circa 15 milioni di abitanti e la sua capitale flirtava con gli 800.000 - 1.000.000 di abitanti, al tenpo in cui Roma non era altro che una serie di villaggi sorti sulle rovine imperiali che arrivavano a stento a 20.000 abitanti e le grandi città italiane, come Firenze, Milano, Bologna, Genova, Venezia, erano attorno ai 50.000.

Dopo il sacco della città da parte dei Crociati, nel 1204, l'Impero riuscì , ancora una volta, a risorgere con la dinastia dei Lascaris che da Nicea difesero le frontiere orientali dal Sultanato di Rum e a riconquistare Grecia e Albania.
Nel 1346, tuttavia, il suicidio delle élites romane portò a una serie devastante di guerre civili, al termine delle quali, l'Impero cessò di esistere anche se la fine arrivò solo nel 1453 dopo 100 anni di decadenza e agonia.

Fu in quel periodo che iniziò la Grande Fuga in Occidente.
Tutti quelli che potevano fuggivano da Costantinopoli e dai territori dell?impero ora invasi dai Turchi Ottomani.
I primi furono, come sempre, gli intellettuali, i professori dell'Università di Costantinopoli fondata da Teodosio I, gli architetti, gli ingegneri, i letterati, gli uomini d'affari.

Furono questi esuli che portarono in Europa occidentale la cultura classica custodita per oltre 1000 anni da Costantinopoli.

Costantinopoli era piena di Palazzi senatori e imperiali, il Boukoleon fu preso a modello per il palazzo dei Dogi a Venezia, così come la Basilica dei SS. Apostoli fu il riferimento tipologico per la Basilica di San Marco e il Foro di Costantino con la sua caratteristica forma circolare fu ripreso nella Piazza San Pietro del Bernini a Roma e nella Piazza del Plebiscito a Napoli.

Fu così che le tecniche romane della costruzione delle volte e delle cupole tornarono a essere impiegate dagli architetti del Rinascimento.

La grande cupola di Hagia Sophia costituì il modello per la cupola del Brunelleschi a Firenze e per quelle di Bramante, Sangallo e Michelangelo a San Pietro.

Fu così che lo stile romano, l'arco romano tornò a costituire il motivo principale della composizione architettonica delle facciate.

La chiesa romana della Panagia Parigotissa, costruita ad Arta, capitale del Despotato di Epiro, presenta il riferimento di tanti palazzi fiorentini e rinascimentali, tra i quali spicca il palazzo Medici-Riccardi di Michelozzo del 1445.

Il 1445 rappresenta una data importante, perché viene pochi anni dopo l'ultimo grande Conciclio di Ferrara e Firenze che, nel 1439, ospitò l'estremo tentativo di riunificare le due chiese cristiane e, in tale maniera, salvare l'Impero.

Il tentativo del Concilio fallì, ma i lunghi mesi in cui la delegazione romana soggiornò a Ferrara prima e a Firenze poi non furono infruttuosi.

Avvenne allora un eneorme trasferimento di conoscenze e di tecniche.

E il Rinascimento si arricchì delle basi culturali che gli permisero di avviare un'ulteriore grande stagione della cultura classica.


COSTANTINOPOLI, attorno al 1200

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