mercoledì 15 agosto 2018

LE AUTOSTRADE URBANE VANNO DEMOLITE E SPOSTATE FUORI CITTA' O INTERRATE. CORAGGIO Mr. TONINELLI



Sono tristi giorni in Italia dopo i 2 gravi disastri capitati a Bologna e a Genova.

Ma non sono fatalità.

Sono anni che lo scriviamo e lo ripetiamo in conferenze e pubblici dibattiti.

Le autostrade e tangenziali che passano all'interno delle città sono fonti d'inquinamento e costituiscono un grave pericolo per i cittadini che abitano i quartieri limitrofi.

Si sa da decenni.

I viadotti crollano, i ponti crollano perché sono vecchi e perché sono costruiti in conglomerato cementizio armato e la grande fragilità di queste strutture è legata alla facilità con la quale l'acqua entra all'interno delle travi e dei pilastri e aggredisce le barre metalliche.

Quando le barre metalliche sono corrose, le ossature in conglomerato cementizio armato possono crollare.

Vanno manutenzionate.
Certo.
Ma la manutenzione è solo un palliativo.

Dopo 30 anni queste strutture sono obsolete e andrebbero demolite e ricostruite.

Ora, in Italia, non si può più aspettare.

Quante altre tragedie ci vogliono perché ci si renda conto che in decine di città, a partire da quelle dell'America che ha costituito proprio il riferimento per la cultura dell'auto e dell'autostrada, proprio in America, le autostrade urbane vengono demolite da 30 anni.

Vengono demolite e sostituite con BOULEVARDS e i tracciati autostradali spostati fuori città o interrati.

Basta solo fare tesoro dell'esperienza.

Abbiamo i casi di san Francisco dove ben 2 autostrade urbane sono state demolite, abbiamo i casi di Boston, Seattle, Milwuakee, New York, Oklahoma City, Montreal, Portland, e poi Seul, e poi Madrid, e poi Lione...

E' tempo che il nuovo governo italiano avvii una nuova politica di Rigenerazione Urbana, a Bologna e a Genova anzitutto.
Ma, poi, in tutte le città italiane.

Mr. Toninelli, come diceva il Presidente Reagan a Berlino: "demolisca questi vecchi viadotti e offra una prospettiva di sviluppo eco-compatibile alle città italiane".

Subito


venerdì 3 agosto 2018

Mr. TONINELLI DEMOLISCA QUEL VECCHIO PASSANTE DI MEZZO !






Era il 12 giugno 1987 e il Presidente degli Stati Uniti si recò a Berlino.
Arrivato di fronte alla Porta di Brandeburgo, proprio là dove passava il Muro che divideva le 2 parti di città, là Ronald Reagan pronunciò forse il suo più famoso discorso:
"demolisca questo Muro Mr. Gorbaciov!"

Era un appello al coraggio e all'intelligenza.
E Gorbaciov, uomo coraggioso e intelligente lo ascoltò.
Il Muro di Berlino fu demolito.
Le 2 parti di città separate da quasi 30 anni furono finalmente riconnesse, l'Europa fu finalmente riconnessa, fu demolita la barriera che separava Ovest da Est.

Il mondo si assicurò 30 anni di pace, di prosperità, di sviluppo.

Oggi, nel 2018, i muri non ci sono più a separare le città europee.

Ma ci sono altre forme di separazione e di segregazione: i grandi viadotti autostradali e tangenziali.

I vecchi viadotti costruiti negli anni 1950 e 1960 del secolo passato quando lo sviluppo era tutto basato sull'automobile.

Questi fasci di viadotti cadono quasi ovunque a pezzi, necessitano di costanti, ingenti spese di manutenzione.
Eppure continuano a dividere, a segregare, a violentare parti di città.

Non solo portano dentro la città enormi flussi di traffico ed enormi quantità d'inquinamento, ma determinano una vera e propria cesura tra i quartieri centrali e quelli periferici.

Fortunatamente, proprio da quel 1989 che ha segnato la demolizione del MURO DI BERLINO, tante cose sono cambiate.

Una delle cose più importanti che segna questo CAMBIAMENTO è la nuova cultura delle città organiche.
Dal 1989 i vecchi e obsoleti PASSANTI DI MEZZO sono stati demoliti in tantissime città, in America culla della vecchia cultura autocentrica, e in tutto il mondo.

A San Francisco ne sono stati demoliti 2, l'Embarcadero Freeway e la Central Highway.
Sono stati sostituiti con boulevards eco-compatibili, con nuovi Tram e piste ciclabili, con nuovi quartieri urbani che hanno portato sviluppo ed enormi risorse alle casse comunali.

I vecchi Passanti di Mezzo sono stati demoliti a Boston dove sono stati realizzati 2 tunnels che hanno incanalato le 200.000 automobili che ogni giorno attraversavano la città e un nuovo Boulevard realizzato.

Poi i Passanti di Mezzo sono stati demoliti a Seattle, a Portland, a New York, a Milwuakee, a Oklahoma City, a Montreal, etc.
Fino a Seul dove il vecchio Passante di Mezzo è stato demolito e il fiume che attraversava la città è stato riportato alla luce con la realizzazione di una splendida passeggiata urbana.

Ora, Signor Ministro Toninelli, è tempo di demolire anche il Passante di Mezzo di Bologna.

Lo faccia!

Ha fatto benissimo a fermare la follia dell'ampliamento del fascio di autostrada e tangenziale.
Ma il vero CAMBIAMENTO è fare come hanno fatto e fanno tutte le città del mondo.

Come hanno fatto le città americane e anche quelle europee: Madrid e Lione in primis.

La demolizione del vecchio Passante di Mezzo di Bologna permetterà di ricollegare le 2 parti di città oggi separate da quell'antistorico viadotto brutalista.
Permetterà di eliminare il 100% del traffico e dell'inquinamento da Autostrada che può essere interrata sotto l'attuale tracciato.
Permetterà di ridurre di almeno il 50% del traffico e dell'inquinamento da Tangenziale con la realizzazione di un nuovo ECO-BOULEVARD da San Lazzaro a Casalecchio, con un nuovo Tram e nuove piste ciclabili.

Signor Toninelli, sarà un momento storico per Bologna e sarà un momento storico per tutto il Paese.

Da Bologna una nuova politica urbana può partire all'insegna dello sviluppo eco-compatibile.

E il Suo governo passerà alla Storia come il primo governo che avrà demolito una vecchia e obsoleta infrastruttura autostradale offrendo ai cittadini la possibilità di scegliere come muoversi: in auto, ma anche in Tram, in moto, in bicicletta, a piedi.

Demolisca quel vecchio Passante di Mezzo Signor Ministro Toninelli !




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