domenica 19 gennaio 2020

DAL CIVIS AL PEOPLE MOVER: IL FALLIMENTO DEL SISTEMA DEI TRASPORTI IN EMILIA ROMAGNA




IL "SISTEMA EMILIANO" DEI TRASPORTI...
UN GUSTO SPECIALE PER IL FALLIMENTO
in tutta la Regione non esiste neanche 1 km 1 di Metropolitana
in compenso sono stati buttati centinaia di milioni di EURO pubblici per surreali sistemi di trasporto mai usati altrove
- unica regione ad aver buttato 62 milioni di euro per acquistare i 49 CIVIS che oggi sono abbandonati nella campagna + 50 milioni per le strade
- unica regione europea ad aver buttato 126 milioni di euro per il surreale PEOPLE MOVER che doveva essere inaugurato a gennaio 2019 e oggi è una ROVINA URBANA
cosa hanno in comune queste 2 follie: la solita cooperativa amica

giovedì 16 gennaio 2020

L'EMILIA ROMAGNA CONTRO IL MONDO, CONTRO L'INTELLIGENZA. L'UNICA REGIONE DELLA GALASSIA CHE AMPLIA LE AUTOSTRADE URBANE MENTRE OVUNQUE VENGONO DEMOLITE DA 30 ANNI




Il Governatore della Regione Emilia Romagna ha dichiarato l'EMERGENZA AMBIENTALE a causa dei livelli troppo elevati d'inquinamento.

la salute dei cittadini è a rischio a causa del livello tossico delle polveri sottili.

Bene.

Ora, sarebbe lecito aspettarsi una politica urbanistica e dei trasporti conseguente.

E, invece, ecco che il Comune di Bologna vuole, addirittura apliare da 10 a 14 il numero delle corsie del suo PASSANTE DI MEZZO, il fascio di autostrade e tangenziale che divide in2 la città.

Aumentare da 10 a 14 il numero delle corsie significa aumentare del 40% la capacità del PASSANTE DI MEZZO dove oggi cicolano ogni giorno 140.000 autoveicoli.

Una città e una Regione che vanno contro tutta l'esperienza della pianificazione urbanistica degli ultimi 30 anni.

Infatti, a partire dal 1989, a San Francisco, è iniziata una politica di grande successo HIGHWAY REMOVAL cioè la demolizione delle AUTOSTRADE URBANE.

Dal 1989 è stato demoliyo l'Embarcadero Freeway a San Francisco e sostituioto con un BOULEVARD URBANO, poi è stata demolita la Central Highway sempre a San Francisco, poi il Big Dig con la demolizione dell'autostrada urbana a Boston, poi a New York, poi a Milwaukee, poi a Toronto, poi a Montreal, poi a Portland, poi a Oklahoma City, poi a Seattle dove i cittadini hanno potuto scegliere attraverso lo strumento del REFERNDUM fra 9 alternative e hanno votato per la demolizione dell'Alaska Freeway e la realizzazione di unj TUNNEL AUTOSTRADALE.

Ma anche in Europa a Madrid con la demolizione dell'autostrada M30 e la realizzazione di un TUNNEL AUTOSTRADALE di 56 km, e a Lione.

E anche a Seul in Corea del Sud.

la cosa più paradossale è che la politica FROM HIGHWAY TO BOULEVARDS è una politica avviata dalle amministrazioni del Partito Democratico americano proprio per diminuire i livelli d'inquinamento e segregazione sociale.

in Italia, invece, il partito Democratico fa esattemnte il contrario.

Aumenta da 10 a 14 il numero delle corsie di autostrade e tangenziale proprio mentre dichiara l'EMERGENZA AMBIENTALE.

Chissà che risate si starà facendo oggi George Orwell...

domenica 12 gennaio 2020

S. SIRO PUO' ESSERE RISTRUTTURATO E DIVENTARE UN MODELLO DI NUOVO STADIO URBANO



Lo Stadio di San Siro rappresenta un monumento per il Calcio italiano.
Non va demolito.
Anzi, va ristrutturato per diventare il centro di un quartiere urbano integrato vivo 24 ore su 24.

Un quartiere urbano pieno di negozi. ristoranti, caffé, boutiques, appartamenti, cinema, etc.
Un vero Quartiere Urbano Integrato.

Come le decine di Nuovi Stadi Urbani che sono stati ristrutturati o costruiti ex-novo in America e in Europa negli ultimi 30 anni.
Da Fenway Park a Boston al nuovo stadio dei Seattle Mariners, dei 2 nuovi stadi dei Mets e degli Yankees a New York City an nuovo Coors Field a Denver, dal nuovo stadio dei Vikings a Minneapolis a quello di San Diego, dallo Stadio Louis II di Monaco al Chelsea Village, dall'Emirates Stadium dell'Arsenal al nuovo stadio del Tottenham.

Demolire uno stadiod a 80.000 posti per costruirne uno da 60.000 non ha senso.
san Siro può essere ristrutturato e ampliato fino a 90.000 posti.

Uno stadio da 80.000 posti garantisce un budget del 30% superiore a uno da 60.000 posti.

E gli stadi americani sono tutti pieni anche con la televisione che trasmette tutte le partite.

Si tratta di concepire un nuovo modello di Stadio.

Non più una cattedrale nel deserto circondata da parcheggi, ma un nuovo Stadio Urbano centro di un quartiere vivo e sicuro.

I Nuovi Stadi Urbani possono oggi diventare il motore di una RIGENERAZIONE URBANA di tutte le periferie italiane.











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