martedì 27 dicembre 2016

LO STADIO URBANO VINCE SEMPRE: LE TRIBUNE SUI TETTI DELLE CASE PER I CHICAGO CUBS CAMPIONI DELLE WORLD SERIES 2016


La vittoria nelle World Series del 2016 è un evento storico per i Chicago Cubs. L'ultimo titolo risaliva a quasi 100 anni fa. E la vittoria storica sottolinea anche la caratteristica più evidente di questa squadra: l'avere uno degli stadi urbani più famosi di America. Il Wrigley Field. infatti, è un vero e proprio STADIO DI QUARTIERE.

Inserito all'interno di un isolato urbano. Circondato da isolati misti con appartamenti e negozi. Uno stadio che si raggiunge a piedi o con i mezzi pubblici. Praticamente senza parcheggi. 41.000 posti per uno stadio che è talmente urbano da usufruire di tribune costruite sui tetti delle case adiacenti!

Per la cultura provinciale del mondo dello sport italiano, dove ancora si parla di stadi di concezione jurassica come i vecchi stadi sub-urbani sperduti nella periferia e circondati da immensi parcheggi - lo juventus stadium fra i tanti- la lezione dello stadio dei Chicago Cubs è molto importante. Permette di evitare di ripetere gli errori commessi in America negli anni 70 del secolo passato quando si costruirono gli stadi sub-urbani e di avviare anche in Italia una fase di autentico RINASCIMENTO URBANO basata sulla costruzione e sulla ristrutturazione di una nuova generazione di stadi urbani a cominciare dallo stadio Renato Dall'Ara del Bologna FC http://www.avoe.org/stadio-dall-ara.html

giovedì 1 dicembre 2016

LA VECCHIA POLITICA CHE IGNORA LA GRANDE BELLEZZA E SPRECA MILIARDI PER COSTRUIRE SCATOLONI BRUTALISTI


Una delle cose più avvilenti per un professore che insegna architettura in un'università italiana è farlo all'interno di uno dei tanti orrendi scatoloni brutalisti costruiti in Italia negli ultimi 50 anni.

E' incredibile -e un caso interessantissimo dal punto di vista storico- vedere come la grande tradizione dell'Architettura Classica italiana sia stata dimenticata e come, nello stesso tempo, l'edilizia universitaria italiana sia sprofondata a livelli mai visti di degrado. E' una delle immagini più efficaci per spiegare a un visitatore straniero il degrado economico, politico e sociale del Paese. E i politici proprio non riescono a rendersi conto di quanto sia caduto in basso il livello del'architettura italiana e, soprattutto, quello dell'edilizia universitaria.

Le università dovrebbero essere luoghi dove la bellezza viene coniugata con il compito importantissimo di formare le nuove generazioni. Il presupposto fondamentale per assicurare a un Paese la possibilità di un futuro. Invece, niente. Anzi, il contrario. Mentre i Campus universitari americani sono stati costruiti e si costruiscono ancora oggi ispirandosi all'architettura classica italiana per fornire allo studente un ambiente di alta qualità dove poter passare gli anni cruciali del suo percorso formativo, le università italiane spendono miliardi di euro, miliardi di denaro che viee dalle tasse dei cittadini, per costruire orrendi scatoloni brutalisti, oggetti completamente alieni alla tradizione architettonica italiana. Oggetti deprimenti, spesso ispirati, come tutta l'architettura BRUTALISTA, ai bunker cementizi del Vallo Atlantico nazista del secolo passato.

Neanche Matteo Renzi si è accorto del problema. Eppure aveva iniziato il suo mandato come primo ministro andando a Stanford, in California, a visitare una delle più prestigiose università americane. Un'università che sforna ogni anno Premi Nobel e...un'università costruita esattamente sul modello della città italiana, dell'università più antica d'Italia: Bologna. Con la sua piazza centrale porticata, esattamente come a Bologna la prima sede dell'Università fu realizzata nel Rinascimento su Piazza Galvani, all'interno del sistema di portici dell'Archiginnasio.

Renzi ha visitato il campus, ha parlato circondato da colonne classiche e archi rinascimentali. Ma non ha visto nulla. Non si è reso conto di nulla. Non si è accorto che l'ambiente che ha generato il boom della ricerca e dell'innovazione tecnologica della Silicon Valley, il boom economico di società come Apple e Google è nato in questo ambiente costruito sul modello della città tradizionale italiana. Renzi non se ne è accorto e, oggi, come è sempre accaduto con gli esponenti della vecchia politica, il governo spreca miliardi di euro per costruire ancora altri scatoloni brutalisti destinati a deturpare la periferia delle città italiane e a deprimere gli studenti e i docenti che in quegli scatoloni dovrebbero, invece, apprendere il culto della bellezza e la grande ricchezza dell'architettura classica italiana.
IL CAMPUS DELLA STANFORD UNIVERSITY
I NUOVI EDIFICI DELLA FACOLTA' DI INGEGNERIA DI BOLOGNA AL LAZZARETTO

mercoledì 23 novembre 2016

LA' DOVE C'ERA UN OBSOLETO PASSANTE DI MEZZO OGGI C'E' UN PARCO CON TANTA GENTE E UN BEL FIUME. UNA LEZIONE DI CIVILTA' PER BOLOGNA


Uno dei casi più eclatanti di demolizione di un Passante di Mezzo alias Tangenziale e/o Autostrada urbana, è quello di Cheonggyecheon a Seoul.

Costruito solo nel 1976, aveva subito suscitato una forte opposizione da parte dei cittadini spaventati dall'incremento dei livelli d'inquinamento. Nel 2003, il Sindaco della città aveva vinto le elezioni presentando nel suo programma la demolizione del Passante di Cheonggyecheon e la sua trasformazione in un PARCO URBANO con al centro il fiume che era stato interrato. Demoliti i 15 km del Passante di Mezzo -2 km più lungo di quello che vorrebbero ampliare a Bologna-, oggi il nuovo parco di Cheonggyecheon è un successo che ha fatto il giro del mondo dimostrando come gli errori possano essere riparati e le città cadute in una spirale negativa di degrado possano rinascere con scelte giuste e innovative.

giovedì 17 novembre 2016

SPOSTATO FUORI CITTA' O INTERRATO IN TUNNEL, IL PASSANTE DI MEZZO E' OGGI DEMOLITO IN TUTTO IL MONDO. SAREBBE BENE BOLOGNA LO CAPISSE PRIMA DI BUTTARE SOLDI IN UN PROGETTO JURASSICO


L'era in cui in America si costruivano tangenziali e autostrade dentro la città, quelle che vengono identificate con il termine di PASSANTE DI MEZZO, è tramontata da almeno 20 anni.

Si costruivano dopo la seconda guerra mondiale quando l'industria americana aveva il problema di reimpiegare tutta la manodopera che era stata mobilitata nell'industria militare per sostenere lo sforzo bellico. Oggi le tangenziali e le autostrade costruite dentro le città, i vari "passanti", vengono demoliti ovunque. Vengono demoliti perché, anzitutto, i cittadini non vogliono essere inquinati da enormi flussi di traffico esogeni, flussi di traffico che generano inquinamento e diffondono pericolose malattie respiratorie. Vengono demoliti i passanti di mezzo perché i sindaci non vogliono perdere le elezioni a causa di infrastrutture obsolete e diventate politicamente scorrette. Vengono demoliti perché sono vecchi, costruiti 60-70 anni fa e richiedono enormi lavori di manutenzione. Infine, vengono demoliti perché occupano enormi aree urbane, collocate dentro la città, e la loro rimozione permette di ricucire parti di città oggi separate brutalmente da infrastrutture su viadotti pesantemente inquinanti, non solo dal punto di vista atmosferico, ma anche visivo e spaziale.

Queste enormi aree diventano, una volta che il Passante di Mezzo è stato demolito, delle ottime opportunità per la città di trovare nuovi investimenti e accogliere nuovi abitanti che possano contribuire a sostenere il carico delle spese municipali. La città di Milwaukee ha dimostrato, con il progetto PARK EAST HIGHWAY REMOVAL come la demolizione di un'autostrada urbana possa generare un positivo ciclo di RINASCIMENTO URBANO che ha portato alla città centinaia di milioni di dollari. Recuperare la periferia, ricucire la città in maniera ecologicamente consapevole può avvenire oggi contribuendo anche alla rinascita economica della città.

E' una nuova prospettiva che si apre e sarebbe bene che la città di Bologna capisse che allargare una tangenziale urbana, costruire oggi, nel 2016, un Passante di Mezzo, non è solo un'operazione anti-storica, ma anche un'occasione perduta di sviluppo sociale, ambientale ed economico.
una veduta dei nuovi quartieri di Milwaukee costruiti, a partire dal 2003, sull'area della vecchia Park East Freeway

mercoledì 16 novembre 2016

ERA A COSTANTINOPOLI L'ARCHETIPO DI PIAZZA SAN PIETRO: DA COSTANTINO A BRAMANTE E BERNINI PASSANDO PER HAGIA SOPHIA


Il Rinascimento non è stato altro che il capitolo 3 della Storia del mondo romano che ha avuto come centro dei suoi primi 1000 anni Roma e, poi, dopo la decisione dell'imperatore Costantino di trasferire la capitale a oriente nella Nuova Roma, Costantinopoli per i successivi 1100 anni. L'archetipo della grande cupola di Bramante, Sangallo e Michelangelo a San Pietro è a Costantinopoli nella Basilica di Hagia Sophia, la Divina Sapienza, eretta da Artemio di Tralle e Isidoro di Mileto per l'Imperatore Giustiniano nel 537. L'archetipo della piazza circolare di San Pietro costruita da Bernini nel 1657 si trova nel Foro di Costantino costruito come piazza-snodo della Mese nella nuova capitale dell'Impero. E costituisce la matrice di tutte le piazze barocche circolari che culminano nella Piazza del Plebiscito a Napoli con una realizzazione quasi perfettamente fedele all'originale, 1500 anni dopo.

lunedì 14 novembre 2016

IL GUSTO CLASSICO IN ARCHITETTURA DI CLINTON E TRUMP. UNA LEZIONE PER I SINDACI ITALIANI CHE CONTINUANO A COSTRUIRE ORRENDE PERIFERIE BRUTALISTE A IMMAGINE DEL TOTALITARISMO NOVECENTESCO


Divisi su tutto durante la campagna elettorale, Donald Trump e Hillary Clinton condividono, invece, un chiaro gusto classico per l'architettura delle loro case. Quando si tratta di scegliere come vivere, il Presidente eletto e la sua sua sfidante, hanno le idee chiare. Sia la casa dei Clinton agli Hamptons sia la casa di Trump a Palm Beach sono esempi di architettura classica e tradizionale. Sono stili differenti nell'ambito della famiglia degli stili tradizionali, vernacolare North East Coast per i Clinton, classico mediterraneo per i Trump. D'altra parte, lo stile classico domina tra le case delle star e dei ricchi americani. Steven Spielberg ha scelto il Mediterranean Revival per la sua casa a Pacific Palisades, http://www.architecturaldigest.com/story/steven-spielberg-pacific-palisades-home, così come Sylvester Stallone per la sua casa a Miami, http://www.architecturaldigest.com/gallery/sylvester-stallone-miami-home-slideshow/all. Peccato che, nell'Italia che ha generato l'architettura classica di riferimento nel mondo, oggi i sindaci piuttosto provincialotti, spendano miliardi di euro per vandalizzare le loro belle città con orrende periferie stile Lavatrici di Genova, Gallaratese di Milano, Pilastro di Bologna, Corviale di Roma, Vele di Napoli, ZEN di Palermo. Un giorno, anche l'Italia si renderà conto del valore della sua immensa Tradizione Classica Mediterranea e, allora, il vero Rinascimento Urbano potrà finalmente cominciare, http://www.avoe.org/urban-renaissance.html

venerdì 11 novembre 2016

PARIS, LA TOUR TRIANGLE E IL SOLITO PROBLEMA DEI GRATTACIELI. O ESISTE LA CITTA' DEL DIRITTO OPPURE E' LA GIUNGLA


Mentre a Washington DC si festeggia oggi il nuovo Presidente eletto e il nuovo Senato appena eletto, a Parigi, nel vecchio continente, i cittadini cercano di opporsi alla costruzione della Tour Triangle, un grattacielo di forma triangolare destinato ad accogliere uffici. La cosa è completamente paradossale. Infatti, il grattacielo è un tipo architettonico che è stato introdotto nelle città americane nella seconda metà dell'Ottocento. Quasi 2 secoli fa. Appena è stato introdotto, gli Americani hanno subito stabilito che ci possono essere solo 2 modalità di trattare il problema grattacielo: o tutti i cittadini possono costruire sul loro terreno un grattacielo e arricchirsi oppure nessuno. Non esiste altra possibilità. E' una questione anzitutto di Diritto. In una società libera basata sul Diritto, tutti i cittadini hanno gli stessi diritti. Quindi, o tutti i cittadini hanno la possibilità di arricchirsi costruendo un enorme edificio sul loro terreno oppure nessuno può farlo. E' così che ci sono città americane con grattacieli dove tutti i cittadini possono costruirli sulla loro proprietà, ed esistono città dove non c'è nessun grattacielo. Nessun cittadino può arricchirsi con un grattacielo. Semplice. Così, la capitale degli Stati Uniti è una città senza grattacieli, dove tutti gli edifici devono essere più bassi del livello della prima trabeazione del Campidoglio, la sede del Congresso composta da Camera e Senato. Se Apple, Google, Microsoft, Amazon, Facebook o qualunque altra grande multinazionale vuole costruire a Washington DC deve sottostare alla legge come tutti i cittadini e la sua sede deve essere più bassa della trabeazione del Campidoglio. E la stessa cosa accade in quasi tutte le città capitali dei 50 stati americani. Accade ad Annapolis capitale del Maryland, a Madison capitale del Wisconsin, a Olympia capitale dello stato di Washington, a Harrisburg capitale della Pennsylvania, a Trenton capitale dello stato di New York, a Santa Fe capitale del New Mexico, a Jefferson City capitale del Missouri, etc. Un concetto molto semplice che regola il diritto e lo skyline delle città. In Europa invece, forse a causa della vecchia consuetudine feudale e la solita malcelata tentazione totalitaria, le città sono costellate di pochi grattacieli, generalmente appartenenti alle realtà economicamente e politicamente dominanti nella città. A Torino c'è il grattacielo di Banca Intesa, a Bologna c'è il grattacielo di Unipol, a Milano ci sono i grattacieli di Fondiaria-SAI, etc. Il profilo delle città europee riflette perfettamente la realtà europea. Ci sono cittadini che hanno più diritti e possono costruire grattacieli e ci sono cittadini che hanno meno diritti e non possono costruire grattacieli. Chi è vicino al potere che domina nella città costruisce grattacieli e può arricchirsi. Chi è un cittadino normale senza speciali agganci politici non può. Un grattacielo è un edificio speculativo che inserisce in un terreno ridotto una quantità enorme di piani da vendere e, per questo motivo, la sua costruzione va disciplinata secondo il modello americano. Un grattacielo non è una TORRE anche se, spesso, ne usurpa il nome. Una TORRE è un edificio pubblico simbolo di una società. Una Torre non è un edificio speculativo. Una Torre è un Campanile, un Minareto, un Beffroi, un Faro, etc. Ecco perché è corretto costruire la Tour Eiffel che un FARO alto 300 metri con solo 3 piani e non costruire un grattacielo di 200 metri con 70 piani da vendere. Ecco allora che il dibattito sulla costruzione di grattacieli a Parigi diventa una cartina al tornasole del livello di DIRITTO nelle città europee. Parigi non è una città qualunque. E' la capitale della Francia e la città di riferimento della cultura europea. Finora la legge e il diritto sono stati rispettati -con l'eccezione dolorosa del lugubre grattacielo che si trova a Montparnasse e che il 70% dei cittadini di Parigi vorrebbe demolire secondo il sondaggio realizzato da Le Figaro. E' bene che il sindaco di Parigi non crei questo pericoloso precedente permettendo la costruzione di un grattacielo nel XV Arrondissement. Il grattacielo rovinerebbe il meraviglioso profilo della città e lancerebbe un bruttissimo messaggio a tutta l'Europa circa il livello di giustizia e di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e al Diritto.

lunedì 7 novembre 2016

IL SENATO CHE I CITTADINI AMERICANI VOTANO SCEGLIENDO I LORO RAPPRESENTANTI - L'ARCHITETTURA CHE SMASCHERA LE TRUFFE DELLA POLITICA ITALIANA


Domani, martedì 8 novembre, i cittadini dei 50 stati americani si recheranno alle urne per eleggere il nuovo Presidente. Ma non solo. Come accade ogni 2 anni, si recheranno alle urne anche per eleggere i loro rappresentanti al SENATO. Che esiste negli Stati Uniti ed è eletto dai cittadini. 2 senatori per ogni Stato, come recita una Costituzione tra le più belle ed efficienti.

Il SENATO esiste e si vede bene a Washington DC. E' sulla collina del Campidoglio, CAPITOL HILL, un chiaro riferimento alla grandezza dell'Impero Romano. L'edificio del CAMPIDOGLIO ospita una bellissima cupola centrale, secondo la tradizione classica inaugurata da Bramante, Sangallo e Michelangelo con la cupola della basilica di San Pietro. E, ai lati della cupola, ci sono i 2 edifici; quello della House of Representatives e quello del Senate. Strano che i giornalisti italiani non lo abbiano visto quando hanno accompagnato Matteo Renzi alla cena alla Casa Bianca con il Presidente Obama. Strano che Matteo Renzi non lo abbia visto. Strano perchè se i giornalisti lo avessero visto, avrebebro potuto spiegare ai cittadini italiani la verità: il Senato esiste eccome negli Stati Uniti ed è eletto dai cittadini. Dunque, il 4 dicembre, quando i cittadini italiani si recheranno alle urne per il Referendum sulle modifiche all'impianto costituzionale, la scelta sarebbe semplice dato che la truffa dell'abolizione della possibilità per i cittadini di eleggere i loro rappresentanti al Senato risulta tanto evidente quanto ridicola. Non si sa come faranno i vari giornali schierati sempre dalla parte del potere -Repubblica e Corriere in primis- a nascondere mercoledì 9 novembre i risultati delle elezioni al Senato americano che saranno annunciate e diffuse da CNN, CNBC, FOX, BBC e tutti i media internazionali. Non si sa come farà SKY TG24 a nascondere i risultati che arriveranno in diretta. E non si sa come faranno i giornalisti presenti nelle sale di SKY a evitare di dire ai telespettatori italiani che in America si vota eccome per il Senato.

D'altra parte, i giornalisti al seguito di Renzi, e lo stesso premier mai eletto dai cittadini italiani, non si sono certo resi conto che l'intera capitale degli Stati Uniti è costruita secondo il modello urbano di Roma, con il suo TRIDENTE ispirato a quello di Piazza del Popolo, con il suo CAPIDOGLIO e con il suo PANTHEON. Eh si, l'architettura mostra tante cose. L'architettura, a differenza dalla propaganda di regime, è difficile da manipolare. E ancora più bizzarro risulta il fatto che gli elettori del Partito Democratico, un partito che ha scelto di ispirarsi alla realtà americana cominciando in maniera esplicita con la scelta del nome, dovranno il 4 dicembre votare al contrario di quello che la realtà americana e il sistema della DEMOCRAZIA americana insegnano: il SENATO esiste e viene eletto dai cittadini. Il potere dell'architettura di smascherare gli imbrogli e le manipolazioni dei vari regimi è sempre impressionante.

IL SENATO CHE I CITTADINI AMERICANI VOTANO SCEGLIENDO I LORO RAPPRESENTANTI - L'ARCHITETTURA CHE SMASCHERA LE TRUFFE DELLA POLITICA ITALIANA


Domani, martedì 8 novembre, i cittadini dei 50 stati americani si recheranno alle urne per eleggere il nuovo Presidente. Ma non solo. Come accade ogni 2 anni, si recheranno alle urne anche per eleggere i loro rappresentanti al SENATO. Che esiste negli Stati Uniti ed è eletto dai cittadini. 2 senatori per ogni Stato, come recita una Costituzione tra le più belle ed efficienti. Il SENATO esiste e si vede bene a Washington DC. E' sulla collina del Campidoglio, CAPITOL HILL, un chiaro riferimento alla grandezza dell'Impero Romano. L'edificio del CAMPIDOGLIO ospita una bellissima cupola centrale, secondo la tradizione classica inaugurata da Bramante, Sangallo e Michelangelo con la cupola della basilica di San Pietro. E, ai lati della cupola, ci sono i 2 edifici; quello della House of Representatives e quello del Senate. Strano che i giornalisti italiani non lo abbiano visto quando hanno accompagnato Matteo Renzi alla cena alla Casa Bianca con il Presidente Obama. Strano che Matteo Renzi non lo abbia visto. Strano perchè se i giornalisti lo avessero visto, avrebebro potuto spiegare ai cittadini italiani la verità: il Senato esiste eccome negli Stati Uniti ed è eletto dai cittadini. Dunque, il 4 dicembre, quando i cittadini italiani si recheranno alle urne per il Referendum sulle modifiche all'impianto costituzionale, la scelta sarebbe semplice dato che la truffa dell'abolizione della possibilità per i cittadini di eleggere i loro rappresentanti al Senato risulta tanto evidente quanto ridicola. Non si sa come faranno i vari giornali schierati sempre dalla parte del potere -Repubblica e Corriere in primis- a nascondere mercoledì 9 novembre i risultati delle elezioni al Senato americano che saranno annunciate e diffuse da CNN, CNBC, FOX, BBC e tutti i media internazionali. Non si sa come farà SKY TG24 a nascondere i risultati che arriveranno in diretta. E non si sa come faranno i giornalisti presenti nelle sale di SKY a evitare di dire ai telespettatori italiani che in America si vota eccome per il Senato. D'altra parte, i giornalisti al seguito di Renzi, e lo stesso premier mai eletto dai cittadini italiani, non si sono certo resi conto che l'intera capitale degli Stati Uniti è costruita secondo il modello urbano di Roma, con il suo TRIDENTE ispirato a quello di Piazza del Popolo, con il suo CAPIDOGLIO e con il suo PANTHEON. Eh si, l'architettura mostra tante cose. L'architettura, a differenza dalla propaganda di regime, è difficile da manipolare. E ancora più bizzarro risulta il fatto che gli elettori del Partito Democratico, un partito che ha scelto di ispirarsi alla realtà americana cominciando in maniera esplicita con la scelta del nome, dovranno il 4 dicembre votare al contrario di quello che la realtà americana e il sistema della DEMOCRAZIA americana insegnano: il SENATO esiste e viene eletto dai cittadini. Il potere dell'architettura di smascherare gli imbrogli e le manipolazioni dei vari regimi è sempre impressionante.

domenica 6 novembre 2016

L'EXPO CHE GENERA BELLEZZA E RICCHEZZA - L'EXPO CHE SI DEMOLISCE E MOSTRA UN COLOSSALE FALLIMENTO

-

Dopo solo 1 anno dalla chiusura dell'EXPO di Milano i padiglioni sono già in fase di demolizione. Un enorme investimento gettato in fumo. Nulla resterà di un investimento di miliardi di euro. Una immagine efficace che spiega lo stato dell'Italia in questo periodo. Tuttavia, ci sono state esposizioni che hanno funzionato e continuano a funzionare. L'EXPO di Parigi del 1889 ha lasciato a Parigi e al mondo la Tour Eiffel. L'EXPO di Parigi del 1900 ha lasciato a Parigi e al mondo il Grand Palais che è oggi usato correntemente per le espozizioni più importanti. L'EXPO di Barcellona del 1929 ha lasciato a Barcellona e al mondo il PUEBLO ESPANOL. L'EXPO di Palma de Mallorca del 1968 ha lasciato a Palma e al mondo il PUEBLO ESPAMOL progettato da Fernando Chueca Gotia come una rappresentazione del genio dell'architettura e della città spagnola. Il PUEBLO ESPANOL di Palma esiste ancora oggi e funziona ancora oggi, correntemente, come luogo di esposizioni e come CENTRO CONGRESSI. Una splendida lezione per l'Italia.
Creative Commons License
avoe-21arrondissement by Gabriele Tagliaventi is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.
Based on a work at www.avoe.org.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://www.avoe.org.