L'Arena di Verona è uno dei monumenti romani più famosi al mondo, uno dei meglio conservati e ospita già una stagione di opera famosa in tutti continenti. Oggi sappiamo tutto di come era fatta l'Arena e di come erano fatte tutte le arene romane prima delle invasioni barbariche. quindi, sappiamo perfettamente completarle e ricostruirle in maniera organica. Esattamente come Viollet-le-Duv ha fatto con la Cattedrale gotica di Notre Dame a Parigi o con la Città di Carcassonne. Sappiamo come fare e abbiamo a disposizione tecniche che ci permettono di ricostruire perfettamente l'Arena dotandola di una copertura tipo VELARIUM resistente e perenne.
Perché non lo facciamo? Perché viviamo in un mondo tipicamente Orwelliamo, in cui esistono Soprintendenze che sono state fondate dal Ministro Bottai seguendo lo slogan di Gabriele D'Annunzio che impose la Ricostruzione del Campanile di San Marco a Venezia all'insegna del "DOV'ERA COM'ERA", ma oggi queste Soprintendenze sono piene di architetti che si sono formati secondo le vetero ideologie totalitarie del secolo passato e pensano che l'imperativo categorico sia affermare il Modernismo in architettura.
Cioé imporre la realizzazione di costruzioni aliene all'architettura originale, al suo linguaggio compositivo, ai suoi materiali, alle sue tecniche costruttive.
Imporre bunker nostalgici del Vallo Atlantico o astronavi aliene schiantatesi sulla Terra. Tutto tranne ricostruire organicamente. Tutto tranne completare, riparare, curare in maniera organica. Esattamente come Orwell aveva descritto la società di 1984. Con il Ministero della Verità che produceva Menzogna. Così, invece di completare l'Arena di Verona, ecco apparire patetiche copertura da supermercato di periferia. E la colpa non è solo degli architetti totalitari e delle Soprintendenze Orwelliane, ma anche del provincialismo delle amministrazioni pubbliche italiane piene di sindaci con il complesso d'inferiorità tipico delle società decadenti.
Non sanno riconoscere la ricchezza della grande tradizione classica dell'architettura italiana e riempono le nostre città di oggetti alieni al contesto che ripetono, tragicamente, l'opera dei Vandali e degli altri barbari che hanno devastato le città italiane nel V secolo dC.